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Statuto

Forging Elite Fitness

STATUTO

Titolo I

Denominazione, sede, scopo e durata

Art. 1 – Denominazione e sede

1. E’ costituita un’associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale ai sensi degli articoli 18 della Costituzione, 36 e seguenti del Codice Civile, e della L. 383/2000, denominata ‘Associazione Sportiva Dilettantistica CF SPORT’, in sigla ‘A.S.D. CROSSFIT PESCARA’, qui di seguito detta anche ‘Associazione’.

2.  L’Associazione ha sede legale a Pescara (PE) in via dei Peligni n. 71. L’Associazione potrà comunque esercitare la propria attività su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero. Con delibera del Consiglio Direttivo possono essere istituite e modificate una o più sedi operative e può essere modificata la sede legale senza necessità di integrare la presente scrittura.

Art. 2 – Scopo

1. L’Associazione è apolitica e non ha scopo di lucro. Durante la vita dell’Associazione non potranno essere distribuiti, anche in modo indiretto o differito, avanzi di gestione, fondi, riserve o capitale. Gli eventuali avanzi di gestione saranno destinati al miglioramento delle attività associative volte al perseguimento degli scopi sociali.

2. L’Associazione ha per finalità lo sviluppo e la diffusione della cultura e della pratica sportiva in generale, e del fitness, della pesistica, della cultura fisica, della ginnastica e del CrossFit in particolare, attraverso:

  1. la promozione e lo sviluppo di attività assistenziali, culturali, ricreative e del tempo libero mediante l’organizzazione di iniziative socio-culturali in genere, e sportive in particolare, con speciale riguardo alla disciplina del fitness, della pesistica, della cultura fisica, della ginnastica e del CrossFit;
  2. l’organizzazione e la promozione di manifestazioni sportive dilettantistiche, agonistiche e promozionali, giovanili, amatoriali, secondo le norme deliberate dagli organi federali competenti;
  3. la promozione e la formazione di squadre di atleti per la partecipazione a gare e manifestazioni sportive nazionali ed internazionali, in base ai regolamenti specifici;
  4. la formazione e l’aggiornamento tecnico-sportivo dei propri atleti e tecnici;
  5. l’organizzazione di e la partecipazione a manifestazioni sportive e culturali in genere, sia in ambiti pubblici che privati;
  6. la realizzazione e la gestione di impianti sportivi;
  7. l’istituzione di centri estivi ed invernali con finalità sportive, culturali, ricreative, turistiche e del tempo libero;
  8. l’adesione in Italia ed all’estero a qualsiasi attività che sia giudicata idonea al raggiungimento degli scopi sociali;
  9. l’organizzazione e la promozione di convegni, congressi, tavole rotonde, fiere, meeting, viaggi, corsi di formazione professionale senza scopo di lucro, centri di studio e di addestramento nel settore sportivo, educativo, ricreativo, turistico, e culturale in genere;
  10. la redazione, pubblicazione, diffusione di riviste, periodici, opuscoli, prontuari connessi all’attività sportiva e culturale in genere;
  11. lo svolgimento di attività di ricerca, documentazione e sperimentazione concernente l’attività sportiva e culturale in genere;
  12. la partecipazione ad altre associazioni o enti sportivi e culturali in genere;
  13. l’assistenza legale e tecnica ai propri associati;
  14. il compimento di ogni operazione economica e finanziaria, immobiliare  e mobiliare, ritenuta utile al raggiungimento delle finalità associative.

3. L’Associazione esercita con lealtà sportiva la propria attività, osservando i principi della salvaguardia della funzione educativa, popolare, sociale e culturale dello sport inteso come mezzo di formazione psico-fisica ed etica dei soci, mediante ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di ogni altro tipo, motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica del fitness, della pesistica, della cultura fisica, della ginnastica e del CrossFit, intesa come strumento di e per il ‘ben-essere’ quotidiano. Particolare attenzione è dedicata all’universo giovanile, anche attraverso la progettazione e la realizzazione di attività finalizzate alla valorizzazione delle determinanti psicofisiche idonee ad un sempre più funzionale inserimento dei più giovani, senza distinzioni di sesso, nella società. E’ tra i primari obiettivi dell’Associazione quello di svolgere attività di promozione sportiva, con particolare riguardo al fitness, alla pesistica, alla cultura fisica, alla ginnastica e al CrossFit, anche tra i meno giovani, mediante l’organizzazione di escursioni e di itinerari che mirino anche alla riscoperta dei luoghi e delle tradizioni locali.

4. Per raggiungere tali scopi l’Associazione può mettere in atto tutte quelle iniziative, in ogni campo della ricreazione, del tempo libero, del ristoro, dei servizi migliorativi della qualità della vita e dello spettacolo che, procurando finanziamenti indiretti, consentano l’espansione ed il continuo miglioramento delle attività in favore degli associati.

5. L’Associazione potrà costituire commissioni o comitati culturali, nonché sezioni nei luoghi che riterrà più opportuni al fine del miglior raggiungimento degli scopi sociali.

6. L’Associazione persegue i suoi obiettivi ispirandosi al principio democratico di partecipazione all’attività sportiva da parte di tutti in condizioni di uguaglianza e di pari opportunità, attraverso la democraticità della struttura, l’uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, l’elettività delle cariche associative; si deve avvalere prevalentemente di prestazioni volontarie, personali e gratuite dei propri aderenti e non può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo se non per assicurare il regolare funzionamento delle strutture o specializzare la sua attività; nessun collaboratore a nessun titolo potrà vantare, in mancanza di specifica convenzione scritta con l’Associazione, alcun diritto al compenso per la prestazione svolta.

7.  Salvo diversa decisione della Assemblea dei Soci, la nomina negli organi collegiali della Associazione, compreso il Consiglio Direttivo e, più in generale, di chiunque abbia responsabilità di firma, si considera onorifica. Essa può dar luogo esclusivamente al rimborso delle spese sostenute in funzione della carica ricoperta e ad un gettone di presenza stabilito nella misura massima prevista dall’art. 6 comma 2 del D.L. 31 maggio 2010 n. 78.  Sempre in virtù di quanto disposto da quest’ultima norma, qualora, a seguito di decisione della Assemblea dei Soci, fosse stabilita una remunerazione per i componenti degli organi suddetti, il diritto alla riscossione decadrà automaticamente dal momento in cui la Associazione maturi il diritto a ricevere contributi a carico delle finanze pubbliche.  Le disposizioni di cui sopra non si applicano a sindaci e/o revisori, iscritti nei relativi albi e registri, abilitati a svolgere professionalmente attività di controllo.

8. L’Associazione accetta incondizionatamente di conformarsi ai principi dell’ordinamento generale e dell’ordinamento sportivo e si conforma alle norme ed alle direttive del comitato internazionale olimpico (CIO), del comitato olimpico nazionale italiano (CONI), delle federazioni sportive internazionali (FSI), nonché agli statuti ed ai regolamenti delle federazioni sportive nazionali (FSN), delle discipline sportive associate (DSA), degli enti di promozione sportiva (EPS) riconosciuti dal Coni cui l’Associazione stessa delibera di aderire.

9. L’Associazione s’impegna altresì ad accettare eventuali provvedimenti disciplinari che gli organi federali competenti dovessero adottare a suo carico, nonché le decisioni che le autorità federali dovessero prendere in tutte le vertenze di carattere tecnico e disciplinare attinenti all’attività sportiva.

10. Costituiscono quindi parte integrante del presente Statuto le norme degli statuti e dei regolamenti federali nella parte relativa all’organizzazione o alla gestione delle società affiliate.

11. L’Associazione si impegna a garantire lo svolgimento delle assemblee dei propri atleti tesserati e tecnici al fine di nominare il loro rappresentante con diritto di voto nelle assemblee federali.

Art. 3 – Durata

1. La durata dell’Associazione è illimitata e la stessa potrà essere sciolta solo con delibera dell’assemblea straordinaria degli associati.

Titolo II

Soci

Art. 1 – Domanda di ammissione

1. Possono far parte dell’Associazione in qualità di soci tutti coloro, persone fisiche, giuridiche ed enti in genere, che partecipano alle attività sociali, sia sportive che ricreative, che ne facciano richiesta e che siano dotati di una condotta conforme ai principi della lealtà, della probità e della rettitudine sportiva in ogni rapporto collegato all’attività sportiva, con l’obbligo di astenersi da ogni forma di illecito sportivo e da qualsivoglia indebita esternazione pubblica lesiva della dignità, del decoro e del prestigio dell’Associazione.

2. Tutti coloro i quali intendano far parte dell’Associazione dovranno redigere una domanda su apposito modulo predisposto dalla Associazione medesima.

3. La domanda di ammissione ha valore di autocertificazione del possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione stessa, motivo per cui il richiedente acquisisce da subito diritti ed obblighi del socio, salvo contraria successiva pronuncia del Consiglio Direttivo che esaminerà la domanda.

4. Il giudizio negativo del Consiglio Direttivo deve essere sempre motivato e contro tale decisione è ammesso appello all’Assemblea dei soci.

5. Nella domanda andranno indicate le proprie generalità, complete di codice fiscale e di indirizzo di posta elettronica.

6. In caso di domande di ammissione a socio presentate da minorenni, le stesse dovranno essere controfirmate dall’esercente la potestà parentale. Il genitore che sottoscrive la domanda rappresenta il minore a tutti gli effetti nei confronti dell’Associazione e risponde verso la stessa per tutte le obbligazioni dell’associato minorenne.

7. La partecipazione alla vita associativa non è temporanea. La quota annuale di iscrizione ha validità di dodici mesi al termine dei quali la stessa va nuovamente versata dal socio, pena l’automatica messa in mora da parte dell’Associazione.

8. La quota associativa non può essere trasferita per atto tra vivi o rivalutata, ma può essere variata dal Consiglio Direttivo, fatta salva l’approvazione dell’Assemblea dei soci.

Art. 2 – Categorie di soci

1.   L’Associazione è composta di:

  1. soci fondatori, che hanno partecipato alla costituzione dell’Associazione;
  2. soci effettivi, che hanno richiesto di far parte dell’Associazione al fine di svolgere le attività previste dal presente statuto e sulla cui domanda il consiglio direttivo non si sia espresso in senso sfavorevole;
  3. soci onorari, nominati tali per particolari benemerenze acquisite nel mondo dello sport e della cultura; la loro nomina, proposta dal Presidente dell’Associazione, dovrà essere approvata e ratificata dall’Assemblea dei soci.

Art. 3 – Diritti e doveri dei soci

1. I soci sono tenuti all’osservanza degli obblighi derivanti dal presente Statuto, dal regolamento e dalle delibere regolarmente adottate dall’Assemblea dei soci, partecipando alle attività, alle riunioni ed alle manifestazioni promosse dall’Associazione.

2. I soci maggiorenni godono, dal momento dell’ammissione del diritto di partecipazione alle assemblee sociali, nonché dell’elettorato attivo e passivo, nel rispetto tassativo dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 4, titolo III, del presente Statuto. Tale diritto verrà automaticamente acquisito dal socio minorenne alla prima assemblea utile svoltasi dopo il raggiungimento della maggiore età.

3. La qualifica di socio dà diritto di frequentare le iniziative indette dal Consiglio Direttivo e la sede sociale, secondo le modalità stabilite in apposito e separato regolamento.

Art. 4 – Decadenza dei soci

1.  I soci cessano di appartenere all’Associazione nei seguenti casi:

  1. dimissione volontaria, qualora il socio manifesti la volontà di recedere dal sodalizio;
  2. morosità, qualora il socio non abbia provveduto al pagamento delle quote associative entro la scadenza prevista dal regolamento;
  3. esclusione, qualora il socio con il suo comportamento si sia posto in contrasto con le finalità e gli scopi dell’Associazione mediante una condotta contraria ai principi enunciati all’articolo 1, comma 1, titolo II, del presente Statuto, e/o abbia fomentato dissidi e disordini tra gli associati;
  4. scioglimento dell’Associazione, ai sensi del titolo VII del presente Statuto.

2. La perdita dello status di socio è deliberata dal Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei suoi componenti e ratificata dall’Assemblea. Nel corso di tale Assemblea, alla quale deve essere convocato il socio interessato, si procederà in contraddittorio con l’interessato ad una disamina degli addebiti. Il provvedimento rimane sospeso fino alla data di svolgimento dell’Assemblea.

3. Chi ha perso lo status di socio non può essere riammesso, salvo che ciò sia dipeso dal mancato pagamento delle quote sociali; in tal caso la riammissione sarà subordinata all’integrale versamento delle quote arretrate.

4. Il socio che recede è tenuto comunque a regolarizzare ogni sua eventuale posizione debitoria nei confronti dell’Associazione.

5. Il socio receduto o escluso non ha diritto al rimborso delle quote già versate, né ad indennità di alcun titolo.

Titolo III

Organi

Art. 1 – Organi sociali

1.  Gli Organi dell’Associazione sono:

  1. l’Assemblea generale dei soci;
  2. il Presidente;
  3. il Consiglio Direttivo.

Art. 2 – Assemblea generale dei soci

1. L’Assemblea dei soci è il massimo organo deliberativo dell’Associazione ed è convocata in sessioni ordinarie e straordinarie. Quando è regolarmente convocata e costituita essa rappresenta l’universalità degli associati e le deliberazioni da essa legittimamente adottate obbligano tutti gli associati, anche se non intervenuti o dissenzienti.

2. La convocazione dell’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è fatta mediante posta ordinaria o elettronica o consegna brevi manu o, comunque, tramite affissione dell’avviso di convocazione nei locali della sede sociale almeno otto giorni prima di quello fissato per la riunione dell’Assemblea ordinaria, ed almeno quindici giorni prima di quello fissato per la riunione dell’Assemblea straordinaria. Nell’avviso di convocazione devono essere indicati, oltre all’ordine del giorno, il luogo, la data e l’ora fissati sia in prima che in seconda convocazione. L’Assemblea dovrà essere convocata presso la sede dell’Associazione o, comunque, in luogo idoneo a garantire la massima partecipazione degli associati.

3. All’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, possono partecipare i soli soci in regola con il pagamento delle quote sociali e non soggetti a provvedimenti disciplinari in corso di esecuzione. Hanno diritto di voto solo gli associati maggiorenni ed ogni socio può esprimere un solo voto.

4. L’Assemblea ordinaria è validamente costituita in prima convocazione se sono presenti almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto; quella straordinaria se sono presenti i 2/3 degli aventi diritto al voto. In seconda convocazione, che può aver luogo non prima che sia trascorsa un’ora da quella fissata per la prima convocazione, l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è validamente costituita qualunque sia il numero dei soci presenti.

5. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è presieduta dal Presidente dell’Associazione o, in caso di sua assenza o impedimento, da una delle persone legittimamente intervenute all’Assemblea ed eletta dalla maggioranza dei presenti. Il Presidente dirige e regola le discussioni e stabilisce l’ordine delle votazioni. L’Assemblea nomina il Segretario e, ove necessario, due scrutatori.

6. L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, vota per alzata di mano, per appello nominale o per scrutinio segreto. Si procede di norma per alzata di mano, salvo che l’Assemblea non deliberi di procedere con altra forma di votazione. L’Assemblea ordinaria delibera con le maggioranze previste dall’articolo 21, comma 1, del codice civile; quella straordinaria con la maggioranza assoluta dei partecipanti, salvo le diverse maggioranze richieste dal menzionato articolo 21, commi 2 e 3, per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio.

7. Di ogni assemblea si dovrà redigere apposito verbale firmato dal presidente della stessa, dal segretario e, se nominati, da due scrutatori. Copia dello stesso deve essere messa a disposizione di tutti gli associati che ne potranno prendere visione, su richiesta, presso la sede sociale.

8. L’Assemblea ordinaria deve essere indetta dal Consiglio Direttivo e convocata dal Presidente, almeno una volta all’anno, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale.

9.  Sono compiti dell’Assemblea ordinaria:

  1. deliberare sugli indirizzi e sulle direttive generali dell’Associazione;
  2. deliberare in merito all’approvazione dei regolamenti sociali;
  3. l’approvazione del rendiconto annuale dell’esercizio precedente predisposto dal Consiglio Direttivo;
  4. l’approvazione della relazione del Presidente sull’attività svolta dall’Associazione nell’esercizio precedente;
  5. l’elezione del Consiglio Direttivo, con l’indicazione delle singole cariche;
  6. deliberare su tutti gli argomenti attinenti alla vita ed ai rapporti dell’Associazione che non rientrino nella competenza dell’Assemblea straordinaria e che siano legittimamente sottoposti al suo esame ai sensi del seguente comma.

10. L’Assemblea straordinaria può essere convocata dal Presidente ogni qualvolta lo ritenga necessario. Deve essere convocata quando ne sia stata fatta richiesta scritta al Consiglio Direttivo almeno dalla metà più uno degli associati, in regola con il pagamento delle quote associative al momento della richiesta, che propongono l’ordine del giorno. In tal caso la convocazione è atto dovuto da parte del Consiglio Direttivo.

11.  Sono compiti dell’Assemblea straordinaria:

  1. deliberare sulle modifiche allo Statuto dell’Associazione;
  2. deliberare sugli atti e contratti relativi a diritti reali immobiliari;
  3. deliberare sullo scioglimento della Associazione e sulla devoluzione del patrimonio sociale.

Art. 3 – Presidente

1. Il Presidente è il legale rappresentante a tutti gli effetti dell’Associazione, la dirige e ne controlla il funzionamento nel rispetto dell’autonomia degli altri organi sociali.

2. Viene eletto dall’Assemblea dei soci tra i candidati all’elezione nel Consiglio Direttivo, dura in carica un quadriennio e può essere rieletto.

3. Sono compiti del Presidente:

  1. sovrintendere all’attività sociale in ogni settore in conformità alle delibere dell’Assemblea dei soci;
  2. convocare il Consiglio Direttivo, presiederne le riunioni e firmarne  le delibere;
  3. firmare il rendiconto annuale da presentare all’Assemblea;
  4. convocare e verificare la regolare costituzione delle assemblee.

4. In caso di necessità il Presidente può provvedere in materia di competenza del Consiglio Direttivo, salvo sottoporre la decisione alla ratifica del Consiglio stesso nella prima riunione utile che deve avvenire entro trenta giorni dall’emissione del provvedimento.

5. In caso di assenza o impedimento temporaneo il Presidente viene sostituito dal consigliere avente funzioni di Vice-Presidente in quelle mansioni in cui venga espressamente delegato. In caso di dimissioni o altro impedimento definitivo il Presidente rimane in carica per l’ordinaria amministrazione e per la convocazione dell’assemblea elettiva entro trenta giorni.

Art. 4 – Consiglio Direttivo

1. Il Consiglio Direttivo è composto da un numero stabilito dall’Assemblea da tre a sette membri eletti, compreso il Presidente, dall’Assemblea stessa. Il Consiglio Direttivo nel proprio ambito nomina il Vice-Presidente ed il Segretario con funzioni di tesoriere. Il Segretario dà esecuzione alle deliberazioni del Presidente e del Consiglio Direttivo, redige i verbali delle riunioni, attende alla corrispondenza e come tesoriere cura l’amministrazione dell’associazione e si incarica della tenuta dei libri contabili e del registro di prima nota di cassa, nonché delle riscossioni e dei pagamenti da effettuarsi previo mandato del consiglio direttivo. Nell’adempimento delle sue funzioni il segretario riferisce direttamente al presidente.

2. Il Consiglio Direttivo si riunisce ogniqualvolta il Presidente lo ritenga necessario, oppure se ne sia fatta richiesta da almeno la metà dei consiglieri, senza formalità. Deve in ogni caso riunirsi almeno una volta all’anno.

3. Il Consiglio Direttivo è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei consiglieri in carica e delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. Il sistema di votazione può essere palese o a scrutinio segreto. Si procede di norma per alzata di mano ed in caso di parità prevale il voto del presidente; qualora il consiglio dovesse optare, a maggioranza, per lo scrutinio segreto, la parità comporta il riesame della proposta.

4. Possono ricoprire cariche sociali i soli soci maggiorenni in regola con il pagamento delle quote associative, che non ricoprano cariche sociali in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima federazione sportiva o disciplina associata, ovvero nella medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva, che non abbiano riportato condanne passate in giudicato per delitti non colposi e non siano stati assoggettati da parte del C.O.N.I. o di una qualsiasi delle federazioni sportive nazionali ad esso aderenti a squalifiche o sospensioni per periodi complessivamente intesi superiori ad un anno. La candidatura va presentata, pena esclusione del nominativo, in forma scritta all’Associazione entro dieci giorni lavorativi precedenti la data in cui è stata convocata l’Assemblea elettiva.

5. Le deliberazioni del Consiglio, per la loro validità, devono risultare da un verbale sottoscritto da chi ha presieduto la riunione e dal segretario. Copia dello stesso deve essere messa a disposizione di tutti gli associati che ne potranno prendere visione, su richiesta, presso la sede sociale.

6.  Sono compiti del Consiglio Direttivo:

  1. deliberare sulle domande di ammissione dei soci;
  2. redigere il rendiconto annuale da sottoporre all’Assemblea;
  3. fissare le date delle assemblee ordinarie dei soci da indire almeno una volta all’anno e convocare l’Assemblea straordinaria nel rispetto dei quorum di cui al titolo III, articolo 2, comma 10, del presente Statuto;
  4. redigere gli eventuali regolamenti interni relativi all’attività sociale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea degli associati;
  5. adottare i provvedimenti di esclusione che si dovessero rendere necessari verso i soci;
  6. attuare le finalità previste dallo Statuto e l’attuazione delle decisioni dell’Assemblea dei soci.

7.  Il Consiglio Direttivo rimane in carica un quadriennio, compatibilmente con le date si fa riferimento al quadriennio olimpico, e può essere rieletto.

8. Nel caso che per qualsiasi ragione durante il corso dell’esercizio venissero a mancare uno o più consiglieri che non superino la metà del Consiglio, questo proseguirà carente dei suoi componenti fino alla prima Assemblea utile dove si procederà alla votazione per surrogare i mancanti. I nuovi eletti resteranno in carica fino alla scadenza dei consiglieri sostituiti. Nel caso di dimissioni o impedimento del Presidente del Consiglio Direttivo a svolgere i suoi compiti, le relative funzioni saranno svolte dal Vice-Presidente fino alla nomina del nuovo Presidente che dovrà aver luogo nella prima Assemblea utile successiva, ai sensi del precedente titolo III, articolo 3, comma 5, del presente Statuto. Il Consiglio Direttivo dovrà ritenersi decaduto e non più in carica qualora per dimissioni o per qualsiasi altra causa venga a perdere la maggioranza dei suoi componenti. Al verificarsi di tale evento dovrà essere convocata immediatamente e senza ritardo l’Assemblea ordinaria per la nomina del nuovo Consiglio Direttivo. Fino alla sua nuova costituzione e limitatamente agli affari urgenti ed alla gestione dell’ordinaria amministrazione dell’Associazione le funzioni saranno svolte dal Consiglio Direttivo decaduto.

Titolo IV

Anno sociale e rendiconto annuale

Art. 1 – Anno sociale

1.  L’anno sociale e l’esercizio finanziario coincidono con l’anno solare.

Art. 2 – Rendiconto annuale

1. Il rendiconto annuale, redatto dal Consiglio Direttivo, firmato dal Presidente ed approvato dall’Assemblea a norma dei precedenti articoli del presente Statuto, deve informare circa la complessiva situazione patrimoniale ed economico-finanziaria dell’Associazione.

2. Il rendiconto deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale ed economico-finanziaria dell’Associazione.

3. Copia del rendiconto annuale è sempre a disposizione dei soci, degli amministratori e di quanti ne abbiano interesse, presso la sede sociale.

Titolo V

Patrimonio sociale

Art. 1 – Patrimonio sociale

1.  Il patrimonio sociale è costituito da:

  1. quote associative determinate annualmente dal Consiglio Direttivo;
  2. contributi pubblici e privati;
  3. lasciti e donazioni;
  4. proventi derivanti dalle attività organizzate dall’Associazione.

Titolo VI

Clausola di mediazione e compromissoria

Art. 1 – Clausola di mediazione e compromissoria

  1. Tutte le controversie aventi ad oggetto rapporti associativi, comprese quelle relative alla validità delle delibere assembleari, promosse da o contro i Soci, da o contro i membri del Consiglio Direttivo, da o contro i Sindaci (se nominati), da o contro i Liquidatori, in cui sia comunque parte l’Associazione o un suo Socio o un membro di un suo Organo, dovranno essere oggetto di un tentativo di Mediazione da attuarsi mediante l’Organismo di Mediazione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo.
  2. Ogni controversia non risolta mediante Mediazione, ai sensi del comma precedente, sarà devoluta all’esclusiva competenza di un Collegio arbitrale composto da 3 (tre) arbitri, 2 (due) dei quali designati dalle parti ed il terzo, con funzioni di presidente, dagli arbitri così designati o, in difetto, dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo.

2. La parte che vorrà sottoporre la questione al Collegio arbitrale dovrà comunicarlo all’altra con lettera raccomandata A/R da inviarsi entro il termine perentorio di 20 (venti) giorni dalla data dell’evento originante la controversia, ovvero dalla data in cui la parte che ritiene di aver subito il pregiudizio ne sia venuta a conoscenza, indicando anche il nominativo del proprio arbitro.

3. L’arbitrato avrà sede presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Teramo ed il Collegio giudicherà ed adotterà il lodo con la massima libertà di forma, dovendosi considerare ad ogni effetto come irrituale.

Titolo VII

Scioglimento

Art. 1 – Scioglimento

1. Lo scioglimento dell’Associazione, ai sensi dell’articolo 3, titolo I, del presente Statuto, è deliberato dall’Assemblea generale dei soci, convocata in seduta straordinaria.

2. L’Assemblea, all’atto di scioglimento dell’Associazione, delibererà, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, L. 23 Dicembre 1996, n. 662, in merito alla destinazione dell’eventuale residuo attivo del patrimonio dell’Associazione.

3. La destinazione del patrimonio residuo avverrà a favore di altra associazione che persegua finalità analoghe ovvero ai fini sportivi o di utilità sociale, fatta salva diversa destinazione imposta dalla legge.

4. In caso di mancato esercizio di tale facoltà, il patrimonio residuo sarà devoluto all’eventuale federazione sportiva nazionale, disciplina associata ovvero ente di promozione sportiva o sociale di riferimento che lo utilizzerà nell’attività di promozione e sviluppo dei propri fini istituzionali.

Titolo VIII

Norma di rinvio

Art. 1 – Rinvio

  1. Per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto e dagli eventuali regolamenti, redatti dal Consiglio Direttivo in conformità ai principi statutari stessi, si osservano le disposizioni di legge.

Pescara, 20 Febbraio 2017                            

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELLATTIVITÀ SPORTIVA

 

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dal (ASD CrossFit Pescara) come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dall’EPS/FSN/DSA.

Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività del sodalizio, indipendentev dalla disciplina sportiva praticata. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.

L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva deve essere pubblicato sulla homepage del sito del Sodalizio, ove ciò sia possibile e lo stesso abbia sito internet, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Safeguarding Office dell’EPS/FSN/DSA insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato direttamente dalla ASD/SSD.

 

 

Diritti e doveri

 

A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:

  • un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
  • la tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
  • che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.

Coloro che prendono parte a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.

I tecnici, i dirigenti, i soci e tutti gli altri tesserati e tesserate sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie adottato dall’EPS/FSN/DSA.

 

Prevenzione e gestione dei rischi

 

Comportamenti rilevanti

 

Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:

  • l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;
  • l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del tesserato. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
  • la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
  • l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;
  • la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;
  • l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;
  • l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;
  • il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);
  • i comportamenti discriminatori; qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.

 

Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni

L’Organo Amministrativo nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi ed in generale di tutti i tesserati.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, dovrà essere soggetto autonomo e possibilmente indipendente dalle cariche sociali e da rapporti con gli allenatori e i tecnici, verrà selezionato tra i soggetti che abbiano esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di gestione delle situazioni delicate. Dovrà essere opportunamente formato e partecipare ai seminari informativi organizzati dall’Ente a cui il sodalizio è affiliato.

Prima della nomina andrà acquisito il certificato del casellario giudiziale. Non può essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi.

In ogni caso, il Responsabile Safeguarding all’interno della ASD/SSD svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.

Il Responsabile safeguarding sarà tenuto a sensibilizzazione i membri dell’ASD/SSD sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.

Il Responsabile safeguarding dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell’associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.

Il Responsabile safeguarding dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte.

L’Organo Amministrativo potrà sospendere o rimuovere il Responsabile safeguarding in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche dell’associazione relative alla protezione dei minori.

Uso degli spazi del sodalizio

 

 

Deve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso al sodalizio durante gli allenamenti e le sessioni prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati. Presso le strutture in gestione o in uso al sodalizio devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia situazione di rischio.

Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente agli atleti e alle atlete del sodalizio stesso.

Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto gli 8 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.

In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito al medico sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico di gara o, in loro assenza, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico, dirigente, collaboratore, eccetera).

 

Trasferte

 

In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno i tecnici, i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore. Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.

 

 

Inclusività

Il sodalizio garantisce a tutti i propri tesserati e ai tesserati di altre associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

Il sodalizio si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti atleti, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo di atleti tesserati per l’Associazione/Società loro coetanei.

Il sodalizio si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico o famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti atleti alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.

Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni

 

Segnalazione dei comportamenti lesivi

 

In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato dal sodalizio tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo email info@crossfitpescara.com. La password di accesso a tale indirizzo email sarà in possesso esclusivamente del Responsabile.

In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Safeguarding Office dell’Ente a cui il sodalizio è affiliato per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie.

In caso di gravi comportamenti lesivi il Sodalizio deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.

Il sodalizio deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:

  • presentato una denuncia o una segnalazione;
  • manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;
  • assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;
  • reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;
  • intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.

 

Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori

 

A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:

  • mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);
  • violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e l’Associazione/Società in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;
  • violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
  • effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;
  • violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione/Società;
  • violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;
  • atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;
  • mancata applicazione del presente sistema disciplinare.

Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e il Sodalizio, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.

Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i Destinatari del Modello attraverso i mezzi ritenuti più idonei dal Sodalizio.

 

Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti

 

I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti del Sodalizio e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.

Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

  • richiamo verbale per mancanze lievi;
  • ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
  • risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso. Ai fini del precedente punto:
  1. incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;
  2. incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
  3. incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompreso fra quelli previsti agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quater.1, 600-quinques, 604-bis, 604-ter, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinques, 609-octies, 609-undecies del codice penale , ovvero che abbiano violato i divieti di cui al Capo II del Titolo I, Libro III del D.Lgs. 11/04/2006, n. 198, ovvero siano stati condannati in via definitiva per i reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quater.1, 600-quinques, 604-bis, 604-ter, 609-bis, 609-ter, 609-quater, 609-quinques, 609-octies, 609-undecies del codice penale e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.

 

Sanzioni nei confronti dei volontari

 

Nei confronti dei volontari dell’Associazione, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

  • richiamo verbale per mancanze lievi;
  • ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
  • rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell’Associazione, radiazione dello stesso. Ai fini del precedente punto si rimanda al punto 3 della sezione “Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti”.

 

Obblighi informativi e altre misure

 

Il Sodalizio è tenuto a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sulla homepage del sito istituzionale (ove sia possibile e l’Affiliata abbia sito internet).

Al momento dell’adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, il Sodalizio deve rendere edotti tutti i soci e a tutti i tesserati, nonché collaboratori e volontari. Il Sodalizio deve informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, nonché fornire i moduli per formulare la segnalazione.

L’Associazione deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni ed al Safeguarding Office dell’Ente a cui il sodalizio è affiliato. Il Sodalizio deve dare diffusione presso i propri tesserati di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.

Il Sodalizio deve prevedere adeguate misure per la diffusione di o l’accesso a materiali informativi finalizzati alla sensibilizzazione su e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.

Il Sodalizio deve prevedere un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.

CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE

 

I destinatari del presente Codice di condotta sono gli istruttori, i tecnici, i dirigenti, i collaboratori a qualsiasi titolo, livello e qualifica, i lavoratori ed i volontari.

I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei giovani allievi e tesserati nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per gli allievi affiliati al sodalizio.

Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con allievi e tesserati minorenni, sono obbligati a rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione. Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata al Responsabile Safeguarding nominato dal sodalizio e verificata secondo quanto stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva. Le misure e le sanzioni poste in essere potranno andare dall’ammonimento verbale fino alla cessazione della collaborazione.

 

Asd CrossFit Pescara si impegna a garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i tesserati, inclusi i minori e gli adulti vulnerabili. Il seguente codice di condotta stabilisce le aspettative e le responsabilità per tutti coloro che sono coinvolti nelle attività della ASD/SSD.

  1. Nessuno escluso:
    • Rispettiamo la dignità e l’integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività del sodalizio, senza discriminazioni di alcun genere.
    • Trattiamo tutti con cortesia, gentilezza e rispetto, evitando linguaggio offensivo, comportamenti intimidatori o abusivi.
    • Creiamo attività tese a promuovere l’inclusione attraverso lo sport.
  2. Sensibilizzazione, Sicurezza e Benessere:
    • Garantiamo a tutti i soggetti che operano nel sodalizio di vare ben chiari i concetti di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
    • Mettiamo al primo posto la sicurezza e il benessere di tutti i tesserati, specie se minori, adottando misure appropriate per prevenire abusi, molestie o qualsiasi forma di danno.
    • Rispettiamo i diritti e le opinioni degli altri, fornendo un ambiente in cui ci si senta liberi di esprimere preoccupazioni o segnalare comportamenti inappropriati.
  3. Comportamenti non verbali:
    • Chiediamo a tutti i lavoratori sportivi e volontari del sodalizio di tenere comportamenti professionali ed appropriati ed inoltre, in tutte le interazioni con i tesserati, di evitare qualsiasi forma di contatto fisico inappropriato.
    • Garantiamo che tutti i comportamenti inappropriati siano tempestivamente interrotti e che si propenda immediatamente verso comportamenti trasparenti e rispettosi.
  4. Informazioni, Comunicazioni e Privacy:
    • Informiamo tutti i tesserati circa i contatti del Responsabile Safeguarding nominato dal sodalizio;
    • Comunichiamo in modo chiaro, aperto e rispettoso con i partecipanti, genitori, colleghi ed in generale con tutti i tesserati della ASD/SSD fornendo, altresì, copia del codice di condotta, nonché modulo di segnalazione.
    • Rispettiamo la privacy dei tesserati coinvolti e garantiamo la riservatezza delle informazioni personali o sensibili acquisite.
  5. Formazione:
    • Partecipiamo a programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela safeguarding per acquisire competenze e conoscenze necessarie per prevenire e rispondere agli abusi.
    • Riconosciamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità nel proteggere i tesserati e segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso al Responsabile Safeguarding nominato dal sodalizio.

Tutti i soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:

  • rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti i tesserati coinvolti, indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. All’istruttore tecnico, lavoratore o volontario, si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione nei confronti dei tesserati;
  • attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;
  • incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina, la correttezza, e lo spirito di collaborazione;
  • non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti degli atleti, genitori, direttori di gara, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività; non tollerare o partecipare a comportamenti dei minori che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/o mentale;
  • sostenere e applaudire sempre gli sforzi dei giovani atleti e valorizzarli a prescindere dai risultati sul campo, promuovendo la cultura del lavoro e del divertimento;
  • trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
  • educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione;
  • aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;
  • rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, considerare il benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti i tesserati al di sopra ogni altra cosa;
  • combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo tra i minori;
  • ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti i tesserati;
  • non umiliare o sminuire i tesserati o i loro sforzi durante una gara o una sessione di prove;
  • non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
  • non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;
  • non avere atteggiamenti nei confronti dei minori che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
  • non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con tesserati di età inferiore ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento sempre rispettoso e discreto;
  • non avere relazioni con minorenni che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
  • non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
  • garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed emotiva, all’esperienza e all’abilità dei tesserati, in particolare degli allievi minorenni;
  • lavorare insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e il benessere di ogni tesserato;
  • non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere ricondotti ad un abuso fisico;
  • intessere relazioni proficue con i genitori dei tesserati minorenni al fine di fare squadra per la crescita e la loro tutela;
  • accertarsi sempre che i minori siano adeguatamente sorvegliati e che le gare e le attività in trasferta siano sicure;
  • garantire che la salute, la sicurezza e il benessere dei tesserati costituiscano obiettivo primario rispetto al successo tecnico-sportivo o qualsiasi altra considerazione;
  • organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in trasferta in modo tale da minimizzare i rischi;
  • rispettare la privacy dei minori, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy dei minori;
  • evitare di fare per i minori attività di carattere personale che essi stessi possano fare da soli;
  • garantire che qualsiasi trattamento di assistenza sanitaria (ad es. visita medica, assistenza post infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente supervisionato, piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto terzo (altro tesserato, adulto);
  • evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;
  • non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al termine delle stesse, accertarsi che lascino l’impianto sportivo accompagnati da un proprio genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente autorizzati a lasciare l’impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sul minore;
  • non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere i minori nelle conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;
  • non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui bambini e sui ragazzi o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione online personali, ecc.) in assenza della relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/o utilizzare tale materiale prodotto;
  • segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere dei tesserati rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato dal sodalizio, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva;
  • consultare il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato dal sodalizio in caso di dubbi sulla partecipazione dei tesserati in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva ed in caso di necessità per favorire l’inclusione sportiva degli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale

 

Accetto di rispettare ed aderire al presente codice di condotta e di impegnarmi a promuovere un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo all’interno dell’ASD crossfit Pescara